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GDPR - 25/05/2018
  AVVISO IMPORTANTE I Mercatini dell’Usato NON SONO ATTIVITÀ COMMERCIALI bensì Agenzie di Affari gestite dalla TULPS (Testo Unico della Legge di Pubblica Sicurezza, Art. 115) che la regolamenta la vendita per conto di terzi.    Perché questo sia possibile a norma di legge è fondamentale rilasciare un documento in corso di validità e firmare un mandato di vendita che espliciti il consenso sul trattamento dei dati personali.    Per prender parte all’attività del nostro Mercatino Dell’Usato si richiede a tutti il rilascio dei propri dati e del consenso esplicito del trattamento dei vostri dati (soprattutto dal 25/05/2018 con l’entrata in vigore del nuovo GDPR).   I dati forniti sono utilizzati ad unico scopo interno e si garantisce la non diffusione ad aziende esterne.    Venditori e compratori sono tenuti ad accettare il nostro regolamento e a sottoscrivere il trattamento dei dati personali.   Si riceverà occasionalmente una Newsletter informativa dalla quale sarà possibile comunque disiscriversi cliccando sull’apposito tasto in calce alla Newsletter stessa.  I dati sono comunque conservati sul nostro database J2K e sul nostro archivio MailChimp finché si intenda intercorrere un rapporto con la nostra Agenzia D’Affari; resta inteso che potranno essere comunque DISATTIVATI su esplicita richiesta dell’utente in forma scritta.    Dal 25/05/2018 ogni cliente (compratore e/o fornitore) sarà tenuto a firmare il regolamento del Mercatino con esplicita accettazione del trattamento dei dati personali a cura del Responsabile del Trattamento dei Dati dell’azienda stessa.   I dati conservati sul gestionale Interno J2K e sull’archivio mailchimp sono i seguenti:   Per chi acquista: NOME, COGNOME, EMAIL   Per chi vende: TOTALITÀ DEI DATI DEL DOCUMENTO DI IDENTITÀ OLTRE A CELLULARE E EMAIL   Titolare del Trattamento: Emilia Belloni   Responsabile del Trattamento: Rossana Fastigari   Accesso operativi ai dati: Antonina Pace  Monica Canó    
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Cinzia mamma riciclosa
Per il mio Blog oggi ho scelto Cinzia, mamma “riciclosa”   Ciao, sono Cinzia ho 32 anni e tre bambini: Elena (5anni), Gioele (3 anni) e Laura (7 mesi). Da quando è nata Elena frequento abitualmente il mercatino di Rossana. Da quando sono diventata mamma ho infatti riscoperto il valore dell'ambiente, del riciclo e l'importanza del non sprecare...ed il mercatino di Rossana sposa perfettamente questa filosofia, permettendo di dare nuova vita ad abiti, oggetti, attrezzature, giochi etc. In particolare il "reparto" di giocattoli è sempre fornito con merce in ottimo stato, giochi classici e non solo. Spesso i giochi che prendo al mercatino sono il perfetto spunto per idee creative è “riciclose”. Uno dei miei hobby è infatti quello di creare giochi per i miei bambini. Uno dei giochi home made più riusciti è stato di sicuro il gioco dell'oca; adatto ai bambini di tutte le età, questa idea permette di coinvolgerli sia nella realizzazione che nel gioco vero e proprio. Ecco come ho fatto:Materiale (tutto di recupero) 1) un cartone grande (fuori dai supermercati se ne trovano sempre)2) tempere3) riviste e vecchie foto (magari quelle uscite male)4) indelebile 5) "pedine" ( io ho usato ad esempio i dinosauri comprati da Rossana) Procedimento:1) Aprire bene il cartone2) Con il pennarello dividere il cartone in caselle. In questo caso ho fatto la classica divisione a serpente. Meglio fare caselle grosse in modo da facilitare il gioco ai più piccoli (i giochi dell'oca in commercio infatti sono minuscoli e con troppe regole, troppo difficili per i piccoli)3) Colorare le caselle con le tempere (io ho utilizzato solo due colori, ma possiamo lasciare spazio alla fantasia dei bimbi e renderlo ancora più colorato)4) Una volta asciutto il colore "inventare" le scritte nelle caselle, aiutandosi con riviste e foto per creare un percorso personalizzato (in questo caso piccoli aneddoti capitati veramente in famiglia, tipo "papà ha lasciato il forno acceso, torna alla casella 5 per spegnere il forno”). Si possono mettere foto di parenti, amici…farsi aiutare dai bambini per inventare il percorso 5) Posizionare le pedine al via e...buon divertimento!!!Ovviamente si può modificare sempre, aggiungendo aneddoti, cambiando colori o giocando con pedine diverse (dinosauri, playmobil, lego, macchinine)Idea reciclosa a costo zero, facile da realizzare dal successo assicurato, adatta a tutti i bambini sviluppa la creatività (si possono fare anche a tema: il gioco dell'oca delle principesse o dei super eroi eccetera)   Mamma Cinzia 
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Cambio Armadio!!
Arriva la primavera    La primavera è ormai alle porte e i vostri bimbi si ritrovano con montagne di vestitini troppo corti o troppo piccoli?  Nei negozi del circondario si trovano offerte assurde su t-shirt e biancheria (un po’ meno su scarpe e giacconi dove la differenza di prezzo porta ad un’ovvia differenza di qualità)... ma avete mai preso in considerazione il fatto che con gli stessi soldini potreste comprar loro abitini di qualità migliore al medesimo prezzo o ancora a meno dello stesso?  Gironzolando per negozi ho visto felpe di marche di medio pregio a 20/30€ che presso il nostro mercatino comprereste a 3/6€!! I jeans!!??  Anche nel negozio più economico sono proposti a 9/12€, nei negozi di marche commerciali a 20/30€ e se compri qualcosa di più esclusivo anche a 50/80€! Vale davvero la pena comprare un prodotto di scarsa levatura? Oppure di medio/alto pregio dai 30 ai 60€?  Nel nostro mercatino trovi jeans e pantaloni selezionati, trendy e ben conservati dai 3 ai 6€ circa... qualcosa di nuovo o di griffato che raggiunge i 9/12€!! Le felpe più costose non superano i 6€!!! Quante volte indosserà questi capi il tuo bambino?? Avrà occasione di consumarli come sarebbe suo diritto fare??  La risposta è no!!!  Per due semplici motivi: i nostri bimbi indossano i capi per un tempo troppo breve perché si consumino, salvo qualche rara eccezione! Comprare un prodotto scadente o di bassa levatura sarà una sorta di “usa e getta”, avrà capi di poco pregio addosso e non sarà possibile rivenderli perché al secondo lavaggio soffriranno delle tipiche caratteristiche dei prodotti in sintetico o comunque di bassa leva...   Hai la casa che straripa di abitini bellissimi che non vestono più la taglia dei tuoi piccoli? Perché non valuti la possibilità di venderli (15 capi ad ogni consegna) e monetizzare qualcosa??  Un altro bimbo indosserà il tuo capo e stia volta potrai fornirti di merce semi-nuova che possa vestire il tuo bimbo! I mercatini dell’usato in genere sono una grossissima opportunità se vissuti a 360gradi: i capi di qualità che acquisterai saranno perfino rivendibili una volta indossati poche volte dal tuo bimbo prima che cresca e cambi taglia.   Tante persone in questi anni mi hanno detto: “tu mi hai fatto cambiare il punto di vista sull’usato!!”. Molte mie clienti che mi hanno conosciuto come venditrici sono a breve diventate clienti soltanto “toccando con mano” il nostro usato selezionato!  Spesso per usato si intende “sgualcito, sbiadito, rammendato o fuori moda”... nulla di tutto ciò! Cerchiamo di offrirvi solo prodotti in buono o ottimo stato a prezzi incredibili! Educhiamo in nostri figli a non sprecare merce ancora valida, a far rivivere vestiti, attrezzature e giocattoli senza per questo sentirsi “di serie B”!  Il riciclo è sintomo di intelligenza, un’opportunità di risparmio, una condotta ambientale rispettosa, una forma mentis che non è e non deve essere vista come una pratica “da poveracci”!! In questi anni ho imparato che non esiste un target di pubblico per l’usato: ho imparato che esiste solo una PROVA DEL NOVE... venirci a trovare e toccare con mano!
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Che bello sciare!
  Che bello sciare!!  Se sei un genitore sciatore non vedrai l’ora di vivere questa esperienza coi tuoi cuccioli ma dovrai fare in modo che il bambino non viva la neve come un qualcosa di antipatico: se i bimbi non si divertono, hanno freddo o si sentono pressati dal tuo desiderio di vederli progredire, rinunceranno ben presto ad accompagnarti nelle tue scorribande sulla neve!   È importante (come in tutte le iniziative sportive o avventurose) che i genitori non trasmettano ansie dovute al fatto che ci si possa far male o che la neve possa essere un freddo nemico per la salute.   Qualcuno inizia i bimbi allo sci da piccolissimi e pare sia del tutto spontaneo come nel nuoto per i piccolissimi, i bimbi piccoli per altro sono facilitati avendo un baricentro basso. L'età che molti indicano come ideale per cominciare a sciare è a tre anni ma a quattro circa sarà più collaborativo sebbene ancora spontaneo ed istintivo come i colleghi “tre-enni”.   Per le prime scivolate se il bimbo è davvero piccolissimo può avere senso lo sci giocattolo: quello che si indossa coi doposcì ed è senza lamine (personalmente non lo amo se non per simulare giocando un primo approccio per veri bebè, ma se si vuole davvero iniziare un bimbo allo sci prediligo scarpone e sci vero e proprio anche se di dimensioni minuscole!).   La prima esperienza è da vivere su una pendenza minima e molto ampia, dove il bimbo familiarizzerà con gli sci senza spaventarsi o mettersi in pericolo. Secondariamente si potrà portarlo su un leggero pendio, dove gli sci cominceranno a scivolare piano senza procurare ansia alcuna ne’ a lui ne’ (soprattutto) al genitore.   La lunghezza degli sci attuali carve o appena tali vanno dal torace al mento senza pensare di comprarli troppo lunghi “così durano”.   Credo che ogni genitore anche se sciatore esperto debba comunque affidarsi a qualche lezione con maestri competenti (a maggior ragione se il genitore di cui sopra sciasse con piccoli o gravi difetti posturali) giacché i bimbi apprendono per emulazione più che per quello che viene impartito verbalmente.   Le prime lezioni sono più leggere se collettive con coetanei di pari livello: sarà tutto più giocoso e competitivo, stimolando in loro la voglia di progredire senza annoiarsi. Presto sarà bellissimo sciare col tuo bimbo e far sì che possa mostrarti progressi ed entusiasmo.   Mi permetto di fare un inciso sul mio scritto che non intende insegnare nulla a nessuno se non condividere la mia personale esperienza di mamma sulla neve in questi anni coi miei bimbi: sono figlia di un Alpino, escursionista, maestro di sci e di roccia che non ha mai convertito il brevetto militare per trasmettere ad altri quanto appreso nella sua cara Pustertal molti anni or sono...  se non a me...  e non ricordo nemmeno le mie prime scivolate.  Non ho mai fatto l’agonista ed è proprio per questo che il mio scritto intende essere soltanto un modesto riassunto di quanto negli anni ho fatto mio grazie all’insegnamento di persone più competenti.   Sull’uso o meno dei bastoncini nell’insegnamento a bimbi piccoli esistono diverse scuole di pensiero: chi li impiega da subito per impostare un’abitudine che sarà poi perpetrata, chi preferisce non dare impiccio ai bimbi piccoli ed avere anche le mani libere per gestirli (ma sarà a cura dei singoli Maestri di sci la decisione di usarli o meno).   Parlando di scelte più blande e meno tecniche la domanda più comune è: tuta intera o completo  spezzato? La prima più calda e garanzia di copertura totale è ottima per bimbi piccoli che si rotolano nella neve senza impegnare l’intera giornata con gli sci ai piedi; decisamente più scomoda quando si tratta di fare la pipì e più limitata in caso di sciate primaverili, quando sarà più opportuno “vestirli a strati” e correggere in corsa il tipo di vestizione.   Doposcì leggero o pedula da trekking per chi scia e mette gli scarponi la mattina per toglierli a fine giornata, ski boots per i più piccini che intervallano le sciate al gioco sulla neve.   Scarponi comodi ma non giganteschi per farli durare due anni!!! Togliendo lo stivale interno si potrà verificarne la giusta misura (senza fidarsi ciecamente delle dichiarazioni del bambino, importanti si ma non sempre attendibili!!!)   Casco obbligatorio per i bimbi (buona abitudine anche x i genitori anche per dare  buon esempio). Il casco dovrà essere della giusta misura e adatto allo sci: chiuso non deve muoversi sulla testa del bambino, facile da allacciare e slacciare, comodo abbastanza da non creare pressioni laterali tanto più se invece della maschera (preferibile) si indossassero occhiali.   Per le mani dei più  piccoli e per i più freddolosi vanno consigliate le muffole  senza ombra di dubbio, per i più grandi meglio il guanto con le dita che permetterà movimenti autonomi nel gestire allacciatura dello scarpone e trasporto dei propri sci (maaaaaaai a cura del genitore per bimbi in età scolare!!)   Ricordate che tutto questo materiale se acquistato usato vi costerà come un noleggio ma col vantaggio di poterlo rivendere appena sarà passato di misura!!   Rossana Fastigari           
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Nonna Sandra Superstar
Nonna Sandra Superstar Oggi vorrei parlare di nonna Sandra, assidua frequentatrice del Mercatino Usato Bimbi di Rossana che nel tempo è diventata amica e fan assoluta del nostro sistema. Alessandrina Rastelli, nata nel 1953, (per noi tutti Nonna Sandra) racconta così la sua esperienza: Sandra ha un unico nipotino, Marco, nato nel 2015, figlio della sua unica figlia.   Ciao Sandra! Come hai scoperto la nostra esistenza? Andavo al vostro mercatino piccolo di Pogliano, poi qualcuno mi disse che avevate aperto a 800m da casa mia!!?? Abito in zonda San Martino da 40anni ma non lo sapevo!! Sono venuta a curiosare e mi sono subito innamorata del sistema  Eri già pratica di mercatini? In realtà non più di tanto: mi sono a volte imbattuta in mercatini generici o in mercatini del vintage ma non conoscevo la realtà del mondo bambino; prima che nascesse Marcolino non mi ero mai posta il problema di cercare negozi di prima infanzia  Avevi pregiudizi sull'usato? Non più di tanto, ripeto che non ho mai conosciuto negozi di prima infanzia col modello dell'usato e, avendo conosciuto voi come prima esperienza, mi sono subito immersa in questo mondo sposandone l'iniziativa Sandra, tu acquisti o consegni merce? Inizialmente acquistavo e basta, poi ho iniziato a portare le attrezzature e i giochi... da quando il ritiro dei vestiti avviene senza appuntamento sono sempre in negozio! Abito vicino, mi faccio una bella passeggiata con un piccolo sacchetto di vestiti (solitamente semi nuovi perché compro sempre troppo al mio Marcolino) e mi faccio un giro nel negozio. Prendo il numero, mi bevo un caffè con la nonna Emilia, inizio a guardare in ogni angolino  Cosa preferisci acquistare? Ah senza dubbio vestiti prima di tutto!!! Ogni due tre giorni trovi tanta di quella merce nuova che è impossibile annoiarsi. A volte prendo anche qualche gioco se vedo qualcosa che mi piace e che non sia troppo ingombrante da portare via... sennò compro e mando il Carlo (mio marito) a ritirare!  Usi mai il sito internet per acquistare? Noi non siamo da acquisti su internet!!! Ma se mia figlia deve guardare qualcosa lo fa lei e poi mi dice cosa acquistare... per chi però ha tempo da vendere come me è più bello passarci del tempo  Grazie Sandra per la tua testimonianza da nonna al Mercatino!! 
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E ora? Dove lo metto???
E ora? Dove lo metto???   Una delle domande più comuni dopo la nascita di un bimbo -e forse anche la più discussa per scuole di pensiero- è dove coricarlo nei primi tempi...  "Primi tempi" è un parolone... Nei primi tempi si è già più che maestranti!!! Diciamo primi giorni... prime ore... prima nanna??? Che faccio??  Premetto che da mamma sportiva (anche questo è un parolone... più che altro da mamma istintiva e poco ansiosa) non mi posi tante domande quando ben 8 anni fa portai a casa le due creaturine minuscole... qualcuno mi suggerì di metterli entrambi in un lettino con le sponde con suo bel paracolpi che li proteggesse dalle sbarre infingarde... e via... Lettini in legno con le sponde?? Uno ne avevo e non avendo ancora il negozio, ne' tantomeno esperienza come mamma, sposai subito questa iniziativa che qualche genio (parente o conoscente boh... [è passato troppo tempo]) mi suggerì. Devo dire di essere stata fortunata perché in realtà non si lamentarono molto la notte...  Solo con l'esperienza di questi anni (più vivendo a contatto con tante neo mamme che non propriamente per l'esperienza personale vissuta) ho finalmente compreso perché le nostre nonne fasciassero i loro poveri bebè!!  La ragione uno (poi ne enumerano tante altre alle quali sono state date infinite smentite ma riserveremo questo argomento a qualche nonna vecchio stampo che si volesse sottoporre a debita intervista) è che i neonati, abituati al buio e in uno spazio ridotto come quello della panciotta della mamma, si trovassero del tutto disorientati in uno spazio aperto!! Da qui la necessità di "raccogliere" il piccolo in uno spazio minimo... dove si senta ancora nel proprio habitat. Ecco che nei lettini con le sponde possiamo inserire dei riduttori (bed in bed di stoffa, sospesi o appoggiati, ancorati alle sponde del lettino), o ceste in vimini con manici direttamente nel lettino stesso o appoggiate su appositi supporti, o ancora (spartana ma funzionale) la navetta stessa del trio appoggiata nel lettino, o su appositi bassinet reggiculla, o più semplicemente sul telaio del passeggino... (Non tutti amano che la navetta che viaggia fuori fra microbi e intemperie stia a contatto nell'ambiente supersterile  della casa del neonato... Nda: personalmente non amo questa pratica più perche non abitua il bimbo a distinguere la nanna diurna da quella definitiva notturna che non per le "paranoie" microbiche!!) In questa sede mi limiterò ad enumerare quanto possibile come primo giaciglio senza sfociare nel mio parere personale anche perché (contro il mio interesse e senza vendere più nulla) vi consiglierei la mangiatoia o come facevano le bisnonne nervianesi "la marnèta dal pàn"!!! Chi si possa permettere spazio e anche un'ulteriore spesa può ovviamente optare per le infinite romantiche culle: in vimini, in bamboo, in legno, in stoffa, con baldacchino, con fiocchi e nastrini fru-fru, con decorazioni super personalizzate che spesso hanno anche valore simbolico di tradizione ed era la culla riattata del nonno dello zio della cugina della sorella di lei dopo che si era riprodotta con il fratello di lui... insomma tutte culle con spessore storico e affettivo sul quale non si può assolutamente sindacare!! Se non avete parentado pregno di materiale prima infanzia o se non vi volete filare la tradizione di famiglia, esistono moderne culle simili a lettini da campeggio ma di dimensioni più contenute, spesso dotate  di comode ruote che vi potete portare nei vari locali della casa. Esistono anche (ultimamente molto richieste) le culle con una sponda reclinabile così da avvicinare il bebè al lettone ed averlo comodamente accanto in caso di risveglio, senza rischiare di schiacciarlo in ignare manovre notturne se accasato impropriamente nel lettone nei primi mesi di vita. Qualsiasi scelta facciate ricordatevi che le culle per neonati hanno sponde basse e sono poco profonde. Verso il quinto/sesto mese del bebè (quando è in grado di ergersi autonomamente in posizione seduta)  è opportuno trasferirlo in un lettino più profondo per questioni di sicurezza.   Rossana Fastigari
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Lettino in legno o da campeggio?
Lettino in legno, lettino da campeggio   Vediamo le differenze fra i vari lettini in commercio. Per lettino intendiamo il letto protetto di sponde per bebè e bambini fino ai 4/5anni circa, che in tanti chiamano (forse erroneamente?!) "culla" dove invece si intende per culla la cesta in vimini, in legno o stoffa di più piccola dimensione. La misura del lettino in legno e di quello da campeggio è in generale la medesima: 125x65cm circa (centimetro più centimetro meno a seconda delle case produttrici); esistono alcuni lettini in legno e lettini da campeggio di dimensioni ridotte, invitanti per chi ha poco spazio, ma così insoliti nelle dimensioni da avere poi qualche problema a reperire la biancheria da letto (se non a costi proibitivi o personalizzandoli da una sarta o in proprio). Partiamo dai lettini in legno con le sponde, dove la prima regola da imparare è che abbiano le sbarre distanziate di una misura che sia al di sotto dei 7cm per questioni di sicurezza (potrebbe altrimenti passare la testolina di un bimbo molto piccolo). Alcune edizioni di lettini in legno, romantici e magari anche pregiati ma piuttosto datati non badavano a questa recente precauzione molto importante per la sicurezza del bebè. È sempre buona norma comunque rivestire le sponde con dei "paracolpi" (quelle imbottiture con laccetti atte e proteggere e -perché no- a decorare il lettino) per evitare non soltanto che il bimbo possa sbattere su zone rigide, ma soprattutto perché non infili qualche arto fra le sbarre rischiando di farsi male nel tentativo di divincolarsi da solo. Per i più esagitati nel sonno (quei bimbi che "navigano" nel letto a 360 gradi) si consiglia di mettere un secondo paracolpi anche ai piedi del lettino: il paracolpi copre infatti una giusta metà, testiera e mezio fianco su ambo i lati; impiegandone due si avrà la copertura perimetrale del lettino. Lettini di buona fattura hanno di norma il cassettone, le ruote e una o due sbarre scorrevoli verso il basso di circa 25/30cm per facilitare la mamma nella gestione del bimbo e nel rifacimento del letto. Importante alzare le sbarre nella posizione più alta quando si corica il bebè nello stesso X la nanna. Nel lettino con le sponde ci può -per dimensioni- tranquillamente dormire un bimbo fino ai 4/5 anni... non fosse che verso i 12/18 mesi alcuni "fuggiaschi" potrebbero scavalcare e il lettino presentarsi pericoloso... non potendo barricarli e ingabbiarli anche nella parte superiore si consiglia di optare per il letto una piazza con la sponda lettino di protezione, ma non tutti i bimbi presentano questa caratteristica. Una soluzione di pari ingombro può essere il lettino da campeggio o lettino da viaggio che presenta il vantaggio di poter essere portato in vacanza o comunque spostato con più facilità. Come detto all'inizio del blog, i lettini da campeggio hanno la medesima misura di quelli in legno ma da chiusi ingombrano quanto un borsone da palestra. Si utilizzano in vacanza occasionale o per il sonnellino dalla nonna o dalla balia così come sono, col comodo materassino di pochi centimetri dotato di fondo in legno; nel momento in cui si adottasse questa soluzione in pianta stabile come letto quotidiano, può essere messo un materassino aggiuntivo da campeggio (arrotolabile o pieghevole su se stesso) o un materasso vero e proprio da 60x120cm circa (lo standard in commercio, centimetro più centimetro meno). Col lettino da viaggio non sarà necessario ricorrere ai paracolpi perché i lati in tessuto o in rete antizanzara sono già morbidi a sufficienza. I lettini più sofisticati hanno ruote e zip laterali che permettono al bimbo anche già solo "gattonatore" di entrare ed uscire in piena autonomia se il genitore desiderasse lasciare un vano aperto. Alcuni hanno anche un doppio fondo sospeso, intero o per metà della lunghezza, allo scopo di gestire con comodità un neonato senza doversi infilare fino sul fondo dello stesso. Sarà però fondamentale spostarlo nella parte più profonda quando avrà 4/6 mesi, perché alzandosi in posizione seduta in momenti in cui non fosse osservato potrebbe diventare pericoloso coricarlo ove le sponde non siano sufficientemente alte. Tutti i lettini da campeggio si aprono e si chiudono con una particolare manovra che se non appresa al momento dell'apertura o della chiusura, potrebbe compromettere le meccaniche del lettino anche più sofisticato.  Cerco di descrivere detta manovra a parole ma sarà mia premura preparare quanto prima un video tutorial allo scopo: tenere alta la parte centrale (normalmente dotata di un laccio o di una rotella); senza mai lasciarla dovete far scattare i 4 lati; solo dopo aver sentito il click dei lati solidamente aperti potete abbassare la parte centrale e porvi sopra il materassino con l'anima in legno.  Medesima manovra per chiudere il lettino: dopo aver rimosso il materassino dal fondo, alzare la parte centrale e tenerla più esterna dei 4 lati; senza mai lasciarla, schiacciare ognuno dei 4 bottoni situati a metà di ogni lato. Sarà così possibile chiudere morbidamente il lettino senza comprometterne le meccaniche e in caso di difficoltà muovere leggermente a dx e a sx la parte centrale fino a quando i 4 lati saranno piegati su se stessi. Potete finalmente arrotolare il tutto nel materassino che giaceva sul fondo e (se disponibile) chiudere lo stesso nella sacchetta di trasporto.   Rossana Fastigari
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Chi crede nei saldi??
Chi crede nei saldi? Ecco! Ci siamo... giugno è quasi finito e dalla metà del mese nessuno acquista più niente nei negozi!!!  Questo perché??  Perché vi promettono ahimè questi tanto attesi e stramaledetti saldi!!!  I primi di luglio decreteranno il via alla ricerca sfrenata di capi in saldo che spesso, ahimè, hanno prezzi gonfiati prima, e ridotti al minimo poi... e ci costringeranno ad una domanda spontanea: ma se i negozianti ci guadagnano anche col 70% di ribasso... quanto mi hanno preso in giro se ho acquistato a quei prezzi fino a ieri??  O ancora: non saranno prodotti di altre stagioni (il che ci sta assolutamente tutto) o fondi di magazzino e rimanenze? Chi vende davvero prodotti di buona fattura e durante le normali vendite annuali ha prezzi poco popolari (o inabbordabili) come si pone realmente davanti al proprio prodotto in saldo?  Prima mentiva?  Ora ci perde denaro?  O in ambo i casi mi stava (e mi sta canzonando)? Sono un acquirente consapevole del fatto che certi negozi a super low price offrono una qualità che non è sempre al top?  Nei saldi possono essere ancor più competitivi?  Cosa si cela dietro a questi prodotti? In un mercatino dell'usato compri qualità a meno dei prezzi di saldo!!!  E durante tutto l'anno!!! Per capi selezionatissimi che a volte non sembrano affatto usati perché di buona qualità e non deperiscono ai primi lavaggi!! Vero che purtroppo esistono mercatini dell'usato che affrontano il periodo saldi come i negozi tradizionali...  strano...  quanto meno curioso... Caratteristica peculiare dei mercatini dell'usato è la scontistica periodica legata alla data di carico che prevede un deprezzamento del X % dopo N giorni di giacenza. Quanto di più trasparente si possa avere se questo sistema chiaro e analitico viene espresso tramite cartelli o regolamenti sottoscritti!!  Vogliamo forse considerare il caso che vi stiano prendendo in giro?  Un capo usato (pochissimo) di buona fattura (a volte anche di buona marca) ha sempre il suo perché: in periodo di saldi e non!!! Quando acquistiamo cerchiamo di fare scelte consapevoli!   Rossana Fastigari
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Pisellino o Patatina?
Pisellino o Patatina? Istruzioni per l'uso Con grande piacere ospito sul mio Blog la Dr.ssa Sara Dimonte, psicologa e psicoterapeuta dell’età evolutiva, nonché mamma di due piccoli pargoletti e collaboratrice di eventi presso la nostra struttura.  Lascio direttamente a lei la parola e vi auguro una buona e attenta lettura Rossana Fastigari   Buongiorno, sono Sara Dimonte, psicologa e psicoterapeuta dell'età evolutiva; da circa dieci anni lavoro con bambini di ogni età, dall’infanzia all’adolescenza, che entrano nel mio studio carichi di domande e curiosità. Da qui l’idea di scrivere questo articolo, così da poter dare qualche riferimento in più ai genitori, per l’educazione sessuale dei loro figli.     I bambini cominciano molto presto ad interessarsi alla sessualità, ne fanno testimonianza le loro numerose domande: “Mamma da dove vengo io?” “Come nascono i bambini?” Domande che possono imbarazzare alcuni genitori, impreparati emotivamente a tale precocità, timorosi di esporre i bambini  ad un contenuto che appartiene, secondo loro, solo ai “grandi”.  In particolare i bambini di oggi sempre più stimolati da immagini erotizzanti che compaiono su cartelloni pubblicitari e spot televisivi, si interrogano sulle loro diversità e su come accadono certe cose già in età precoce. Ma noi genitori siamo pronti a rispondere? È importante rompere il silenzio impacciato, quasi vergognoso, che si attornia alle domande dei bambini. Anche se il bambino non ci chiede, non vuol dire che non ha curiosità. Potrebbero essere presenti in loro riflessioni come “Se nessuno ne parla…vuol dire che è una cosa brutta”. Se nessuno dice nulla, nessuno commenta, nessuno spiega, il bambino si ritroverà solo a dover gestire le emozioni che la sessualità genera in lui, che lo lasciano confuso ed eccitato, impaurito e incuriosito al tempo stesso. Tutto questo porta i bambini a cercare risposte al di fuori del contesto familiare; quando ci va bene chiedono ad un altro adulto di riferimento, altre volte invece chiedono ad amici o fratelli grandi di amici, che daranno al loro volta risposte confuse e spesso poco veritiere. Invece è importante che i genitori accolgano le curiosità infantili e rispondano in modo naturale e competente, dicendo semplicemente la verità. Tutto può essere spiegato, bisogna solo adeguare la risposta al livello di sviluppo e di comprensione del bambino.  QUALI STRUMENTI USARE?COME FARE? La storia del concepimento Raccontare una piccola storiella, con base vera e corretta: “i bambini nascono dall’amore di mamma e papà che li porta ad unire i loro corpi. Attraverso quest’unione il semino del papà incontra l’ovulo della mamma, grazie al fatto che la mamma possiede una fessurina in grado di accogliere il seme del papà e da cui il bambino più avanti può fare la sua venuta al mondo.” Questa spiegazione per i più piccini può essere più che esaustiva. I bambini iniziano così a fidarsi dei loro genitori, perchè affrontano il tema apertamente. Questa fiducia può, invece, venire meno se viene loro raccontata una fandonia, oppure, se i genitori divagano cercando di cambiare discorso, o ancora se si esprimono in modo troppo tecnico e scientifico. Lettura condivisa di libri Un’altra modalità potrebbe essere usare strumenti molto semplici e vicini al loro modo di pensare e di essere, come i libri per l’infanzia. La narrazione di una storia, li legittima a parlare di sé e di ciò che accade dentro di loro. Libri studiati per loro, con immagini idonee e con parole semplici ma corrette, anche dal punto di vista scientifico (in fondo trovate alcuni libri consigliati). Leggete un libro con i vostri bambini e godetevi lo spettacolo della spontaneità con cui loro commenteranno parole e immagini, vi chiederanno di metterle in relazione alla loro storia personale e di famiglia (“ecco quindi mamma come è nato il mio fratellino!!”). QUANDO INIZIARE A PARLARE DI SESSUALITA’? Verso i quattro anni, il bambino è in grado a livello cognitivo ed emotivo di comprendere come è fatto il corpo umano, quali funzioni assolve e che correlazione esiste tra la sessualità e le funzioni della riproduzione e del piacere. Rispetto al piacere hanno già concretamente sperimentato che il loro corpo ne è fonte con il toccamento e strofinamento dei genitali, pratica molto frequente tra i bambini in età prescolare: è un’azione che procura una sensazione di benessere, tranquillità e rilassamento. E’ importante che i genitori mostrino un atteggiamento aperto e sereno, evitando rimproveri, punizioni, allarmismi, divieti e repressioni, utili solo a generare sensi di colpa rispetto ad un’attività che invece è sana e naturale. L’attività di piacere genitale, da pratica solitaria, assume, in seguito, un carattere più sociale, per esempio attraverso il gioco del dottore e l’esibizione reciproca.  Per i bambini queste esperienze rappresentano occasioni di gioco e sperimentazione, e anche in questi casi è importante che i genitori non reprimano tali comportamenti, ma li considerino naturali e utili alla conoscenza di sé e dell’altro È importante dire al bambino che non c’è nulla di sbagliato nella masturbazione, a patto che venga praticata in solitudine; che le pulsioni sessuali insieme alle emozioni e ai desideri che ne scaturiscono non possono essere esposte, esibite e condivise, nemmeno con i genitori; che esiste in ciascuno di noi una zona intima che va mantenuta segreta.    In conclusione, il sesso non dovrebbe e non deve essere un tabù tra genitori e figli. Come spiega Anna Oliverio Ferraris, docente di psicologia dello sviluppo alla Sapienza di Roma, nel libro “Tuo figlio e il sesso” (Bur 2015), “la sessualità è un aspetto dello sviluppo che coinvolge la persona a vari livelli – sensoriale, sociale, cognitivo, affettivo, morale ed emotivo – e non ci si può permettere di ignorarla nel corso della crescita dei figli”. Quindi auguro a tutti/e voi... buona viaggio con i vostri figli!!   Dr.ssa Sara Dimonte, psicologa, psicoterapeuta dell’età evolutiva.   Per ulteriore informazioni potete Visitare la pagina FB Dr.ssa Sara Dimonte e il sito www.proceduraimmaginativa.it. Pisellino, Patatina Istuzioni per l'uso E io dove stavo? Col Cavolo la cicogna Così sei nato tu 4-7 anni Così sei nato tu 7-10 anni
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English is Fun!
  Sabato 17 giugno presso il Mercatino Usato Bimbi di Rossana Fastigari in via Tanaro 9/11 a Rho alle ore 11, l'insegnante certificata EIF Veronica Guidolin terrà una lezione gratuita di English is Fun     1. IL METODO ENGLISH IS FUN! 3 - 8   Il Metodo “English is Fun!” (per brevità EIF) ideato dalla pedagogista americana Adriana Cantisani (conosciuta come Tata Adriana di SOS Tata) è unico nel suo genere in quanto è stato studiato appositamente per i bambini, in particolare si rivolge a bambini nella fascia di età 1–3 anni e 3–8 anni.   Il Metodo EIF  3–8 si fonda su una programmazione didatticaideata e progettata dal Team EIF che si avvale del supporto di materiale didattico studiato al fine di facilitare l’apprendimento della lingua in modo ludico. Il materiale, che verrà utilizzato durante ogni lezione, sarà messo a disposizione direttamente da EIF. Al termine di ogni unità didattica verrà compilato, per ogni partecipante, un report nel quale si evidenzieranno le competenze acquisite. Al termine del corso verrà rilasciato ad ogni bambino un Certificato di Partecipazione.   Il materiale contenuto in una semplice ma indispensabile Fun Box ha un ruolo fondamentale nel Metodo EIF, il contenuto della Fun Box è il risultato di un lavoro che considera gli aspetti linguistici, glottodidattici e pedagogici dove nulla è lasciato al caso. Ogni oggetto contenuto nella Fun Box propone volutamente una semplicità nella forma, ma non nel contenuto. Il programma didattico EIF nasce da un percorso ideato e creato in una interazione costante tra metodologia e materiale.    2. DESTINATARI     Il Metodo EIF 3–8 è strutturato in maniera più articolata rispetto a quello 1 -3, EIF 3-8 vede come destinatari sia strutture di carattere educativo (scuole  pubbliche/private) che singoli  genitori. Il Corso EIF 3-8  quindi non necessariamente si svolgerà all’interno di strutture educative, ma potrà avere luogo anche all'interno di ludoteche, biblioteche, oratori, e abitazioni private.    I corsi rivolti a strutture di carattere educativo prevedono gruppi di massimo 14 bambini.  I corsi destinati all’utenza privata prevedono gruppi di massimo 7 bambini.     3. LEZIONE DI PROVA E CALENDARIO LEZIONI   Il Corso si terrà presso L’Asilo Nido La Combriccola dei Monelli di Guidolin Veronica in Via Filzi 1 - Vanzago, sarà possibile partecipare contattando telefonicamente l’insegnante. Durante la lezione di prova sarà inoltre possibile prendere visione della programmazione allegata che verrà svolta durante il corso. Le lezioni si svolgeranno da ottobre a maggio, il corso avrà la durata di 8 mesi per un totale di 30 ore di docenza. La durata complessiva di ogni singola lezione sarà di circa 50 minuti. Il giorno dedicato al corso sarà il sabato in orario da definirsi in base alle richieste dei partecipanti.   4. L’INSEGNANTE   Il corso sarà tenuto da Veronica Guidolin. Veronica è responsabile dell’Asilo Nido La Combriccola dei Monelli di Vanzago, nel quale lavora anche come puericultrice, Veronica ha conseguito la laurea in lingue e letterature straniere presso l’Università Cattolica di Milano nel 2001 ed è insegnante certificata EIF 3-8 per il comune di Vanzago.   5. COSTI   Il costo annuale è di Euro 400,00 (quattrocento/00). Tale quota comprende il compenso annuale docente, l’utilizzo del materiale didattico per tutto l’anno, la quota di iscrizione annuale di € 80,00 (ottanta/00) che non verrà restituita in caso di rinuncia.   6. CONTATTI   Veronica Guidolin C/o Asilo Nido La Combriccola dei Monelli  Via Filzi 1  20010 Vanzago (MI)   Cellulare: 348 2440273 e-mail:veguidolin@gmail.com Pagina FB: Veronica Guidolin Insegnante certificata English is Fun! Vanzago – MI   Per ulteriore informazioni non esitate a contattare Veronica. Visitate la pagina FB English is Fun! e il sito www.englishisfun.it.              
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Festa D'estate
Festa D'estate 2 Giugno 2017 E’ vero, il 2 giugno è la Festa della Repubblica, ma per noi di Mercatino Usato Bimbi Rho è la festa di tutti bimbi! E come abbiamo deciso di “onorare” questa giornata importante? Ovviamente a modo nostro, con la pazzia e la simpatia che ci contraddistingue: in collaborazione con lo staff di Olonia Corse, allestiremo nel nostro cortile un mini circuito in cui tutte le bambine e i bambini potranno divertirsi guidando n.5 fiammanti Abarth 500 cavalcabili, 2 rosse e 3 bianche. I “mini piloti” potranno dimostrare le loro doti di guida ascoltando il rombo originale delle Abarth 500, rigorosamente con le luci accese, proprio come i grandi!!! Per i bimbi più grandi invece riserveremo un’area design dove potranno dimostrare le loro doti creative colorando disegni di Fiat 500. Mamme, papà e nonni, ora non avete più scuse, quante volte i vostri bambini vi hanno chiesto di guidare su un mini circuito??? Il 2 giugno dalle ore 14.30 alle ore 18.30 sarà l’occasione giusta… E poi potrete approfittare dell’evento per fare acquisti presso il nostro Mercatino Usato Bimbi in tutta tranquillità, liberi dallo stress e dagli impegni serrati dei giorni lavorativi, il nostro staff sarà ben lieto di assistervi ed aiutarvi nelle vostre scelte. Allora vi aspettiamo il 2 giugno alla Festa d’Estate dalle ore 14.30 alle ore 18.30 presso il Mercatino Usato Bimbi di Rho. Non mancate! Noi stiamo già scaldando i “mini motori”…   Paolo Crivelli (Olonia Corse) Rossana Fastigari
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Fascia o marsupio?
    Quando una donna aspetta un bambino, una delle tante domande che si pone per il trasporto del bebè è:   Fascia portabebè o marsupio?   La scelta è soggettiva, quindi ci limiteremo a darvi delle informazioni analitiche sui due accessori.   Qualunque sia la scelta bisogna tenere conto di alcuni requisiti:   Deve sorreggere il bambino, assicurando un sostegno sicuro alla colonna vertebrale e alla testa. Non deve esserci spazio tra il neonato e la mamma. Deve consentire libertà di movimento e comfort . Deve essere facile da utilizzare, (la valutazione va fatta in base alla manualità della persona che lo deve utilizzare) In posizione seduta deve garantire al piccolo di tenere le gambe in posizione divaricata.     Il marsupio   Il marsupio è il più classico tra i due: è realizzato con due bretelle imbottite e regolabili e delle fibbie che vanno agganciate tra di loro a seconda dei modelli, una parte anteriore imbottita dove viene inserito il bambino ed un incrocio o talvolta un supporto lombare, in base ai modelli sulla schiena del genitore. Il marsupio, come esemplifica il nome stesso, tratto dagli animali marsupiali, consente di portare il bambino a contatto con la parte anteriore del proprio corpo nella posizione fronte mamma (fino ai 4mesi circa) o fronte strada (in un secondo tempo quando regge autonomamente la testolina) In commercio esistono anche marsupi molto ricercati per portare il bebè sulla schiena oppure su di un fianco; poco diffusi sono anche quelli che consentono il trasporto del bambino in posizione sdraiata. La struttura imbottita può risultare calda in estate, esistono quindi alcune prestigiose marche che producono alcuni modelli realizzati in materiale traspirante “ air “. Il marsupio tradizionale ha una portata di 9 o di 12kg, mentre quelli posteriori possono arrivare a portare fino ai 18kg o anche 20kg circa; quando non lo si utilizza è maggiormente ingombrante per essere riposto in una borsa come invece si è soliti fare coi modelli tradizionali.   La fascia portabebè   Esistono in commercio fasce strutturate, ovvero dotate di nodi o anelli che mantengono la forma preconfezionata già pronta all'uso, alla portata di qualunque mamma neofita.   Esistono poi fasce non strutturate, ovvero delle vere e proprie porzioni di tessuto lunghe 4/5 metri, con una larghezza di circa 70 cm senza nodi che possono essere avvolte in diverse posizioni: sdraiata sul davanti, in posizione verticale con le gambine divaricate, sulla schiena o su di un fianco. Queste fasce sono le più ambite dalle mamme che amano questo tipo di trasporto, perchè sono ispirate alle vere fasce etniche che avevano lo scopo di lasciare le mani delle donne libere per il lavoro nei campi. Per i neonati, la fascia può risultare più indicata, in quanto avvolge totalmente il neonato nel grembo della mamma, dandogli la possibilità di sentire calore e la protezione di cui necessita, soprattutto per i prematuri. Anche per la mamma risulta comodo poter mettere la fascia in uno spazio minimo all'interno di una borsa.     Per concludere non manchiamo di citare gli zaini portabebè (portata fino ai 18/20kg circa), indicati per un uso meno urbano; ottimi per le escursioni, in montagna soprattutto, dove anche portando un bimbo che già cammina autonomamente, gli si potranno regalare comodi momenti di relax sulle spalle di papà. Antonina Pace Rossana Fastigari
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Abbigliamento usato? Soprattutto
Abbigliamento usato? Sì, soprattutto!! Questa lettura è dedicata principalmente a chi intende vendere i propri capi usati, ma sarà certamente utile anche a chi si avventura sul nostro sito o presso il nostro negozio in veste di acquirente. L'abbigliamento usato rappresenta nel nostro mercatino di Via Tanaro 9/11 a Rho la voce più importante  del totale delle vendite! Sembra incredibile? In realtà no, non lo è... Prezzo medio di un capo di abbigliamento estivo? 2,70€!!! Prezzo medio dell'abbigliamento invernale? (Considerando che i giacconi e i piumini alzano notevolmente la media...) 4,90€!!! Al Mercatino Usato Bimbi di Rho l'abbigliamento è esposto diviso per taglie e per genere: maschietti e femminucce. L'abbigliamento che ritiriamo non è necessariamente griffato... anzi!!! Preferiamo un capo di marchi commerciali di una due stagioni precedenti che non abiti di grandi firme o di brand costosi se troppo "datato" e quindi fuori moda o se troppo usurato! Resta implicito che un capo di marca, che spesso (anche se non sempre) è binomio di buona qualità, è assolutamente benvenuto e sarà ritirato a qualche euro in più del capo di catene più popolari, ma comunque la nostra filosofia è quella di non esagerare mai nella valutazione del prezzo di vendita. L'abbigliamento viene selezionato SOLO SU APPUNTAMENTO per il semplice motivo che annoverarlo tramite foto ed appositi codici a barre richiede del tempo, e nel tentativo di fare le cose ben fatte, nulla viene lasciato al caso! Ritiriamo circa 2/300 capi al giorno, anticipando la stagione di circa 60gg. Immginate che venendo una volta a settimana troverete capi completamente diversi dalla settimana precedente!! E un ulteriore vantaggio? Rispetto ad un negozio monomarca troverete molteplici case produttrici, gusti e mode differenti. La nostra formula prevede un soggiorno di 120gg totali di cui 60gg al prezzo concordato e altri 60gg deprezzato del 20% (una perdita del 10% sull'eventuale ricavo da parte del fornitore rispetto al prezzo di partenza) come dettaglia del resto il nostro mandato di vendita al quale siete tenuti sottoscrivere al momento della prima consegna.  Perché i tempi d'attesa per consegnare sono così lunghi? In tutte le case i vestiti ancora in perfetto stato di ogni nostro bambino sono tantissimi e tantissima è la gente che intende consegnare! Inoltre la nostra estesissima superficie di vendita ci permette un turnover  in numero di capi che nessun altro mercatino può avere eguali... ecco perché tutti voglio vendere presso la nostra struttura!! Non ponderare i ritiri o non annoverarli con dovizia (incluso sito web e catalogo simile sui social), non calibrare i ritiri per taglia, per genere o per stagione causerebbe immediatamente uno stallo in negozio, trasformandolo ben presto in una sorta di discarica... come ahimè spesso accade in tante realtà analoghe. Poter cercare la taglia d'interesse e, perché no, anche filtrare fra maschio e femmina è per noi di fondamentale importanza, sia per noi stessi (per poter lavorare in modo organizzato), sia per i clienti al momento della ricerca per acquistare, sia infine per il fornitore che intende ricercare l'invenduto senza impazzire! Insomma un pochino di pazienza, un primo approccio con 30/40 capi per iniziare la nostra collaborazione e un minimo di abitudine nel capire come preparare i capi, faranno sì (sistema stra collaudato) che il nostro servizio sia ottimizzato. Meglio preparerete i capi, più facile sarà vendere proprio i vostri!! Più eterogenea sarà la consegna in taglie e tipologie, più probabile sarà una vendita con poco scarto!  Per chi acquista non mancherò di creare un inciso apposito del perché fare una scelta di abbigliamento usato e come orientarsi per comprare al meglio!   Rossana Fastigari
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Passeggino gemellare o fratellare?
Passeggino gemellare o fratellare?   Probabilmente  non avete nemmeno mai sentito citare i passeggini fratellari: ebbene sì... esistono!! Tutti chiedono passeggini gemellari, sia l'esigenza destinata a due reali gemelli, sia essa più comunemente destinata a gestire due fratelli in età da passeggino. Facciamo un passo indietro: io stessa (che sono mamma di gemelli e 8anni fa non sapevo nulla ne' di bambini, ne' di passeggini) non capivo perché alcuni passeggini gemellari avessero un costo contenuto, mentre altri avessero prezzi esorbitanti!! In breve tempo realizzai che una cosa è il passeggino gemellare, un'altra ben più articolata è la completezza di un passeggino gemellare modulare. I modulari (spesso chiamati trio perché composti da tre parti distinte, tutte customizzabili sul medesimo carrello con ruote) sono passeggini "trasformabili", dotati nella maggior parte dei casi da ovetti auto 0/13kg e in alcuni casi anche di navette (cullette), agganciabili allo stesso carrello che ospiterà in un secondo tempo le due sedute passeggino. In alcune marche ed edizioni è l'ovetto stesso a reclinarsi e a diventare navetta, in altre soluzioni è la seduta passeggino che si sdraia e si trasforma in navetta solo con l'impiego di coprigambe e materassino da culletta (se diventi mamma di gemelli acquisisci ben presto un senso pratico totalmente diverso da quello del genitore del monobebè.. se poi sei genitore single  dei gemelli di cui sopra, raggiungi l'apoteosi del senso pratico e limiti "i fronzoli" al minimo). Gli ovetti auto (come nei modulari da bebè singolo) possono avere le basi auto [isofix o belted] o essere agganciati in auto con le cinture in modo del tutto sicuro e in linea con le norme stradali, al contrario del senso di marcia. Abbiamo quindi nel primissimo periodo di vita dei nostri bebè la necessità di un passeggino modulare che permetta le varie fasi di crescita almeno fino al compimento del sesto/ottavo mese, dove stando autonomamente seduti i vostri bebè potranno fruire anche di un banale passeggino senza navetta ne' ovetti. Ma torniamo alla differenza a pochi nota fra gemellare e fratellare! Quando parliamo di fratellare? Quando abbiamo due fratellini di età così ravvicinata da aver bisogno del passeggino X entrambi. Ecco che qui abbiamo più strade possibili.  La prima e più consona è quella di un fratellare, normalmente passeggini "a treno" (una seduta in fila all'altra) dove la seduta posteriore reclinandosi completamente e con l'impiego di un materassino da navetta  funga da culletta stessa X il bebè; il fratellino più grande (che avrà almeno un anno o più) starà seduto nella postazione anteriore che nella maggior parte dei casi è comunque reclinabile fino a tre quarti. Nei modelli più sofisticati nella seduta posteriore può essere agganciato un ovetto così da offrire un modulare posteriore e una semplice seduta passeggino davanti.  I passeggini affiancati (molto poco diffusi nella versione modulare, anche se esistenti) sono più adatti a gemelli o a bimbi con peso più o meno simile oppure governarlo diventerebbe un lavoraccio come quando al supermercato ti imbatti in un carrello sbilanciato per via della differenza di peso dei due passeggeri.  Se il budget lo consente si può certo optare per un gemellare modulare e utilizzare un solo ovetto e una seduta passeggino ; se acquistate usato dove molto probabilmente gli ovetti in dotazione saranno due, potete usarne uno per ogni vettura di casa e sfruttare al massimo l'opportunità di avere un modulare anche in caso di fratellini.  Soluzioni alternative X fratellini: senza dubbio la pedana secondo bimbo (la differenza di età deve essere di 3/5anni) che si aggancia in modo (quasi) universale al passeggino o ancora il sidecar che però in generale costa quanto un gemellare affiancato completo o più!!  Rossana Fastigari 
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La casa dei nonni
La casa dei nonni   Sta per arrivare il nuovo bebè e fra regali nuovi ad hoc, donazioni di secondamano da amici e parenti, qualcosina acquistato ex novo x sopperire agli articoli mancanti et voilà la casa è super pronta ad accogliere il nascituro! Che bel bambino, com'è cicciotto, com'è piccolo (non me li ricordo così piccoli), assomiglia alla mamma, assomiglia al papà, al nonno, al pro-zio di sedicesimo grado, al vicino di casa, al postino, piripim piripam... ed in men che non si dica il bambino nuovo di pacca ha già 3/6 mesi e la mamma spesso deve rientrare a lavorare.  Ecco che si prospetta l'allestimento di una seconda casa di qualcuno che faccia, per parecchie ore, le veci di mamma (e papà) che nella maggior parte dei casi è la casa dei nonni! I nonni, che sbavavano come il lupo al passaggio di Cappuccetto Rosso nel bosco all'idea di strapazzare il frugolino, si sollazzano segretamente all'idea di poterlo gestire a loro piacimento lontano da occhi indiscreti e ostentano pacata felicità all'idea di averne piena gestione! Ma nella mente diabolica di ogni nonno/a che si rispetti (quindi tutti) c'è un piano strategico di allestimento modello armamento pre-bellico della casa patronale che diventerà a breve un piccolo nido famiglia di tutto rispetto.  Ed ecco che i nonni si avventurano a fare acquisti presso il nostro Mercatino Usato Bimbi.  I nonni/clienti si dividono in tre tipologie maggiori: A) timidi B) coscienti  C) scaltri   A) il nonno timido si presenta solo (in realtà non è mai solo ma c'è una nonna che da casa lo manovra con un'apposita app) e chiede sempre timidamente info sull'usato perché consigliato dai figli FFWD (fast forward nel moderno concetto dell'acquisto usato) ma non è ancora del tutto consapevole che usato non significa "di serie B", bensì ponderato, cosciente ed oculato, nonché di intelligente impatto ambientale e sociale; compra ogni volta con più consapevolezza ma va sempre accompagnato per mano B) nonni coscienti che viaggiano in coppia come carabinieri, accompagnati però dai genitori interessati ed in summit familiare (spesso con gli altri gruppi di nonni e una prozia che -chissà perché- c'è sempre ed è quella che paga) fanno acquisti mirati ma oculati nei perfetti canoni dei fruitori del mondo dell'usato, tutti felici, tutti consapevoli del grande risparmio di cui stanno beneficiando  C) nonni scaltri che operano in totale libertà sulla scelta dell'usato del nascituro; hanno piena gestione del pupetto, agiscono senza l'intervento dei figli (genitori del fruitore degli acquisti) e si sparpagliano nel negozio come ninja con l'elenco stampato da casa (inkjet, obviously) degli articoli da acquistare (solitamente scontati, perché scaltri... molto scaltri) e nella loro perfetta "scaltrituggine" o "scaltrità" che dir si voglia, vivono il mercatino a 360gradi e mentre la nonna (o la pro-zia che c'è sempre) paga, il nonno sbarca dalla vettura un sacco di cose da vendere (lustre come il marmo)   Insomma: qualsiasi tipo di nonno voi siate o qualsiasi tipo di nonno abbiate... siete nel posto giusto!!!   Rossana Fastigari
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La scelta del passeggino
La scelta del passeggino La scelta del primo passeggino è un momento cruciale. Innanzitutto non si ha affatto esperienza e spesso non si comprende la differenza di prezzo fra un passeggino ed un passeggino modulare (comunemente chiamati trio o duo). Il passeggino ha infatti prezzi relativamente contenuti mentre un trio (passeggino modulare), anche il più scalcinato, raggiunge cifre da capogiro. Vediamo di capirci meglio: il passeggino ha una seduta, una capottina solitamente a ventaglio, tre o quattro ruote ed eventualmente è reversibile fronte strada/fronte mamma. I passeggini primi mesi sono ammortizzati e reclinabili mentre i passeggini fissi sono dei veri e propri carrellini per bimbi di 2/3 anni che si stancano di camminare e si servono del passeggino in modo saltuario. Ma torniamo al bebè: appena nato il piccolo avrà bisogno di quella che un tempo le nostre mamme chiamavano "carrozzina" ovvero la attualmente denominata "navetta" o culletta da trasporto. Il bebè può essere sistemato da subito (anche se [...omissis] a tanti pediatri non piace) nell'ovetto che è miglior mezzo di trasporto in auto da 0 a 13kg. (Con la recente normativa R129, il bebè viaggia al contrario del senso di marcia fino ai 15 mesi a prescindere dal peso). Tornando quindi ai passeggini modulari (trasformabili) abbiamo perciò l'opportunità di customizzare quello che è il nostro passeggino vulgaris in carrozzina o passeggino ridotto mettendo l'ovetto auto sul carrello stesso, fronte mamma. Il modulare tradizionale prevede un passeggino con supporti atti ad ospitare la navetta (dando vita così alla carrozzina) o l'ovetto auto (dando vita ad un passeggino con mini seduta fronte mamma). Nelle vecchie edizioni il passeggino rimaneva fisso sotto le varie parti componibili e si poteva spogliare dai tessuti lasciando solo la struttura a scheletro sopra il carrello (in talune versioni lo schienale diventava escludibile con un sistema di sgancio dal resto della seduta). Nei modulari più recenti, la seduta passeggino é tutta removibile e permette di essere tolta nella sua totalità cosicché il telaio rimanga nudo e crudo e possa ospitare ogni singolo pezzo "stand alone", rimanendo così meno ingombrante e più immediato da modificare. CLICCA QUI per vedere tutti i PASSEGGINI a disposizione   Il trasporto in auto avviene da subito nel modo più sicuro con l'ovetto auto 0/13kg affrancabile con le sole cinture, con base Autofix belted (base legata con la cintura dell'auto) o con base Isofix al contrario del senso di marcia: o dietro (meglio lato marciapiede se possibile) o davanti solo ed esclusivamente se si ha la possibilità di escludere l'air bag!!! La navetta, se omologata al trasporto, va assicurata con l'apposito kit auto (ogni marca ha le proprie caratteristiche) ma ha lo svantaggio di occupare tutti e tre i posti delle sedute posteriori . La navetta omologata al trasporto presenta un kit composto da due ganci da affrancare testa e piedi della culletta stessa ed un fascione che si lega sulla vita del bebè. Le navette più moderne sono state perfezionate con ganci a tre punti (non solo in vita ma anche in mezzo alle gambine come accade nell'ovetto, garantendo così la medesima sicurezza ma in posizione sdraiata). Nonostante la posizione rannicchiata (ricordiamoci che stanno 7/9mesi nel nostri pancioni) l'ovetto messo in sicurezza rappresenta in assoluto il miglior trasporto in auto del vostro bebè! La scelta della tipologia di passeggino o trio o duo dipende molto dal vostro stile di vita e dai mezzi di trasporto a vostra disposizione. Chiedetevi innanzitutto se preferite un mezzo per viaggiare molto a piedi (preferite quindi i tre ruote magari con ruote grandi con vere camere d'aria) o per una vita quotidiana frenetica su e giù dalla macchina (preferite in questo caso i trio leggeri e contenuti,  meglio se con chiusura ad ombrello!) Anche la scelta del prezzo può essere legata ad una considerazione molto semplice: "il trio lo prendo anche poco costoso e poco moderno perché tanto lo uso pochi mesi e lo rivendo in favore di un passeggino medio-leggero, quindi preferisco investire in quello" ...oppure... "beh d'accordo usato ma prendo il più bellino dei trio che mi offre la vetrina e magari, al sesto settimo mese del bebè, acquisto anche un passeggino intermedio da alternare a seconda delle occasioni" ... oppure ancora: "risparmio scegliendo un duo (passeggino e ovetto) perché tanto la culletta si usa poco/niente... o un duo (carrozzina/ovetto) mi faccio i primi mesi di vita senza spender molto e penserò di acquistare un passeggino intermedio senza dar grande peso al fantomatico trio" In ogni caso badate sempre più di tutto alle vostre reali esigenze e non ai consigli della vicina di casa o della parente o amica che magari ha semplicemente una vita diversa dalla vostra, un'auto diversa, un ascensore più vecchio o più piccolo! La valutazione del mezzo da acquistare è quanto più di personale ci sia e solo tu puoi sapere cosa sia meglio per te! Spero di poterti aiutare se ti trovassi nel dubbio per questa scelta! Sono a tua totale disposizione per valutare il tuo singolo caso! A presto! Rossana Fastigari
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La bicicletta usata
La bicicletta La scelta della prima bicicletta è un momento importante e non tutti i genitori sanno quale tipo di acquisto fare. Innanzitutto è uno degli articoli che nel mondo dell'usato arriva quasi nuovo, quindi prima di buttarvi in mercati costosi del nuovo, valutate se da noi ci siano o meno offerte interessanti e che facciano al caso vostro. Il primo approccio può essere quello del triciclo che è ovviamente più adatto ad un bimbo di un anno o un anno e mezzo o comunque fino ai due anni circa. Esistono tricicli pensati per i piccolissimi che sono addirittura indicati per bebè che ancora non sono in grado di camminare: hanno bretelle e cinghie in vita, spesso anche la protezione per quelli che non sanno ancora stare del tutto in equilibrio col tronco ma già anelano all'indipendenza e che impugnano il manubrio di questi tricicli come fossero dei Chopper x bikers American style!!! Molto spesso questo tipo di triciclo ha anche il manico perché il genitore possa spingere il mezzo e utilizzarlo occasionalmente in alternativa al passeggino! Hanno solitamente pedane ove appoggiare i piedini perché nella primissima fase il piccolo non è certo in grado di pedalare. CLICCA QUI per vedere tutte le BICICLETTE disponibili. Questo tipo di triciclo è comunemente evolutivo, ovvero ha diversi step d'utilizzo; manico, pedanine e protezioni anti sbilanciamento possono essere rimosse durante la crescita del bebè. Si arriva quindi ad una sorta di bicicletta. Succede peró che per la posizione sdraiata e "chopperata" non sia così istintivo pedalare... tanti genitori infatti optano per mezzi analoghi senza pedali come macchinine o scooter a spinta dove nemmeno si chiede di imparare a pedalare ma si passa questa prima fase di autonomia soltanto impugnando con fierezza un manubrio spinto da mamma o papà. Il secondo step è una bici con ruota 10 o 12 intesa come prima bici dove la pedalata risulta essere più istintiva che non sul triciclo, anche perché la posizione dei pedali più verticale permette più forza della pedalata e nella comprensione del processo di spostamento grazie al movimento rotatorio delle gambe e dei piedini sui pedali. Le rotelle sono fondamentali in questa fase. Esiste anche una recente e diversa scuola di pensiero, ovvero quella di insegnare il concetto di equilibrio con la biciclettina senza pedali. Pare sia provato che i bimbi che ne fanno uso dai 18/24mesi siano avvantaggiati nell'apprendere il concetto di equilibrio per procedere senza rotelle... Si passa poi verso i 3/4 anni alla bicicletta con ruota 14 che spesso viene utilizzata per le prime prove di autonomia dalle rotelle... a volte però, se l'altezza del bimbo e la sua confidenza col mezzo lo consentono, può essere più semplice imparare su una bici con ruota 16, dove il passo più lungo e una pedalata più incisiva aiutano in termini di equilibrio. Le bici del 16 (4/6 anni) spesso non hanno più i due buchetti atti ad attaccare le rotelle stabilizzatrici. La ruota del 18 è da anni fuori produzione e non viene nemmeno più da noi ritirata perché difficilissimo reperire copertoni e budelli in caso di gomma buca. La bici del 20 rappresenta un grande traguardo. Adatta dai 5 ai 7/8 anni circa (120/130cm di altezza). Piccolo suggerimento!! Per aiutare i vostri bimbi a fare training senza le rotelle e non stancarvi tenendoli sotto la sella curvi come Igor di Frankestein Junior,  vi consigliamo l'impiego delle baby briglie (le stesse che si utilizzano per insegnare ai bebè a camminare anche se più diffuse all'estero che non in Italia, dove sono immotivatamente un pochino ostracizzate!).Metodo decisamente economico e funzionale (meno di 7€ di spesa se le acquistate usate!) Buona bici a tutti!! Rossana Fastigari 
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Giocattoli usati?
Giocattoli usati? Sì grazie!!   Avete mai pensato che una delle cose onerose nella gestione di un bambino siano i giocattoli? Quanti giocattoli hanno i vostri bimbi? Con quanti di questi giocano realmente e sistematicamente? Se siete genitori sapete benissimo che i bimbi sono "fasici" e "settoriali"... intendo che hanno dei periodi ben precisi e manie ben precise: la fase dei trenini, la fase dei dinosauri,   la fase dei cavalli, la fase dei puzzle, la fase del medesimo DVD o libro visto o letto 400 volte... per non parlare poi dei vari eroi dei cartoons e della TV che (bersagliati dalle pubblicità) si insediano nella vita quotidiana dei vostri figli e ovviamente anche nella vostra. Quante volte avrete notato che alcuni giochi vengono sconfezionati con foga e poi totalmente ignorati e quanti altri invece diventano compagni ossessivi delle vostre giornate/serate... (...detto inter nos... chi non si è mai svegliato con uno spiderman che incalzava su un rene o chi non ha avuto stampigliato su una guancia al risveglio il muso felino di hello kitty???)  Quante volte finita la scimmia X cavalli, dinosauri, draghi alati, principesse, asine alate, trasformers e costruzioni vi siete trovati con la casa invasa e nessuno che più si fila i soggetti di cui sopra?? Solo voi sapete cosa avete speso per reperire tutto quel materiale e voi stessi non volete sprecare o diffamare tanta vita ludica trascorsa in compagnia dei vostri figli...  ma quando la vostra bimba non si filerà più la porcella in voga e preferirà la principessa del momento e più tardi ancora la principessa lascerà il posto alla cantantucola del caso... che ve ne farete di porcelle e parentado o di principesse boriose?  In un baby mercatino questi oggetti sono dei tesori! Un sacchetto di lego usato venduto a peso, una manciata di macchinine o una scolaresca di maiali ineducati faranno felici altri bimbi e potrai persino monetizzare ben più di quanto ti aspetti!!  Ad un bimbo non importa affatto che il giocattolo sia nuovo e ben impacchettato!! Ad un bimbo piace cambiare e provare nuovi giochi... un sacchettino di banalissimi giochi misti provenienti da altre case sarà un tesoro inestimabile e permetterà al vostro bimbo di apprezzare la varietà di giochi messi alla rinfusa nei sacchetti sorpresa!  Un bimbo trova interessante anche il gioco più essenziale e qualsiasi cosa mai posseduta sarà per lui inedita e quindi speciale.  I giochi costosissimi (spesso anche perché vessati da pubblicità martellanti in TV raggiungono costi inestimabili) sono più che abbordabili da usati... ci si  può quindi concedere anche lo sfizio di un gioco dai costi assurdi se all'atto pratico da usato lo si possa comprare senza sussultare a sentirne il prezzo.      Rossana Fastigari    
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Seggiolini Auto R129 vs R44
Seggiolini Auto R129 vs R44 Vorrei fare una volta per tutte un piccolo inciso sulla nuova normativa europea R129 che affianca ma NON sostituisce la (ancora in vigore ECE R44/04 e precedente ECE R44/03); la legge è molto simile e comunque precisa alcuni punti fondamentali quali:  Sui ragazzini: preferire il seggiolino intero (con schienale) al booster (alzatina) che comunque NON E' BANDITO se usato oltre un'altezza di 125cm (ECE R44/04 si basa sul peso -22/36kg- mentre la R129 sull'altezza -dai 125cm ai 150cm-) quindi approssimativamente la medesima cosa; Sui bebè: si precisa inoltre che si consiglia di tenere i bebè di spalle fino ai 15mesi e non solo fino ai 9kg dove è assolutamente obbligatorio (al contrario del senso di marcia) -cit: ECE R44/04 Fino ai 9kg mentre R129 fino ai 15mesi- Per concludere la disputa sul sistema isofix: sarà obbligatorio per i produttori auto e non nell'impiego d seggiolini ne' mai nella ECE R44/04 obbligatori, ne' nella R129, interessanti ma non necessariamente obbligatori così come la base auto per gli ovetti che sia essa autofix (legata con cinture) che Isofix (sistema fissaggio isofix tre punti - zanche più piantone o zanche più ancoraggio posteriore -) Fate riferimento SOLO a siti attendibili come Polizia Di Stato, ACI, Codice della Strada e altre fonti analoghe e non su blog di mamme ed esperti improvvisati che creano soltanto confusione   Rossana Fastigari
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Il Canale Ideale
Il canale ideale Ipotizzate che dobbiate fare ordine nel vostro box. Pensate di eliminare la merce che il vostro bimbo non usa più? Siete sommersi da passeggini, seggiolini auto, girelli e sterilizzatori? Non vorrete forse portare tutto alla discarica? E' una pessima idea, soprattutto dal punto di vista etico ma anche e non meno dal punto di vista ambientale. Le cose inutilizzate posso avere ancora un certo valore, tornando utili ad altre mamme e ad altri bambini; venderle è sempre interessante anche perché quanto realizzato può essere reinvestito per comprare altra merce che invece torna utile a voi stessi e/o ai vostri bimbi: esporre un passeggino e con il ricavato comprare un triciclo, una bicicletta o una tuta da sci per il vostro bimbo può essere un'idea intelligente e “risparmiosa”. Portare vestitini che al vostro bimbo non stanno più e acquistarne altri della taglia adeguata, vi permetterà di vivere il mercatino a 360° ottenendone il massimo del beneficio. Reinvestire o meno, eliminando ciò che non si usa più può essere una pratica divertente e utile. In una casa dove sono presenti solo gli oggetti che i vostri bimbi utilizzano abitualmente, sarà tutto a portata di mano e potrete vivere la vostra abitazione con maggiore serenità, creando un sano equilibrio fra voi e i vostri bimbi. Smaltire vecchi giochi, inadeguati alla loro età o che semplicemente li hanno annoiati, reinvestendo in giochi usati ma del tutto nuovi agli occhi dei vostri bambini, sarà un modo per rinnovare le loro camerette ma anche per insegnar loro il rispetto del denaro.   E' però necessario superare il limite di legarsi a cose che i vostri bimbi usavano da piccoli, spesso pregne di ricordi ed emozioni, considerando che l'oggettistica col passare del tempo si usura e passa di moda. Qualsiasi cosa che non utilizzi più può essere utile a qualche altro bimbo che magari la sta cercando proprio in questo momento. In genere tutto si può vendere ma è necessario individuare il canale ideale. Spesso si tende a proporre solo i trio o gli oggetti di valore. Ricordate invece che anche gli oggetti più piccoli o di basso costo si possono vendere molto bene se si identifica il canale giusto: vestitini, piccoli giochi e oggettistica apparentemente di poco valore rappresentano la prima fonte di guadagno della clientela. I canali per vendere usato sono davvero molti: gruppi su Facebook, portali di annunci, negozi dell'usato generici, negozi dell'usato focalizzati.   Nei gruppi su Facebook o sui portali di annunci si porpongno spesso stock dove non tutto il lotto è in condizioni apprezzabili o di vostro interesse. Non sempre i prezzi sono adeguati e normalmente non sono coperti da garanzia in caso di mal funzionamento. Trovare il canale giusto è importantissimo: La vendita on-line è uno strumento efficace ma devi attentamente considerare alcuni importanti fattori: dovrai infatti avere il tempo di fare le foto di quello che vuoi vendere e di seguire i contatti delle persone interessate. Una persona interessata ti farà senz'altro delle domande per conoscere lo stato d'uso dell'oggetto e magari ti chiederà ulteriori foto. Dovrai fare i conti con la diffidenza generalizzata della gente ad acquistare on-line da una persona che non si conosce, senza la possibilità di toccare o vedere direttamente la merce. Infine dovrai tenerti l'oggetto fino a che non avrai trovato l'acquirente giusto ed eventualmente trovare il tempo per andare alla posta per spedirlo. Dovrai soprattutto fare molta attenzione alle persone che arriveranno presso la tua casa (giornali e portali di vendita dell'usato rappresentano il primo mezzo per ladri e malintenzionati per introdursi in case altrui in modo ufficiale) e prepararti a trattare il prezzo. Ricorda infine che la vendita da parte di un privato può essere effettuata, senza alcuna formalità, solo per oggetti di utilizzo personale. Non puoi ovviamente vendere oggetti di altre persone oppure acquistate specificatamente per essere venduti in quanto ciò si potrebbe configurare come un'attività commerciale sommersa con conseguenti rischi di tipo fiscale. Un negozio dell'usato generalista potrebbe rappresentare un'alternativa ma spesso, non avendo competenza specifica nel valutare merce prima infanzia, ci si potrebbe imbattere in articoli fuori omologazione o al di sopra del valore di mercato di quel prodotto, o ancora che venga svalutato o sopravvalutato (col rischio di non essere venduto). Nei mercatini generalisti trovate comunque cose bellissime per adulti e per la vostra casa, mobili e memorabilia che invece noi non contempliamo... ogni mercatino ha una specifica competenza ed è importante scegliere il canale giusto per ogni oggetto intendiate riproporre sul mercato! in alcuni mercatini non sempre si può recuperare la propria merce invenduta e a volte, dopo alcuni mesi di giacenza in posti polverosi e poco curati, potrebbero deteriorarsi. Vendere in un negozio dell'usato specializzato nella vendita di prodotti per l'infanzia, permette di liberarti immediatamente dal pensiero di pensare alla giusta valutazione e a quello, ancor più oneroso, di gestire la gente sconosciuta che ti contatterebbe per la trattativa. Il prezzo viene stabilito da persone competenti in base ad alcuni fattori: prezzo di partenza da nuovo edizione stato di conservazione vendibilità rapporto domanda/offerta   Avete mai pensato che un negozio di grossa portata e focalizzato in prodotti per l'infenzia vi permetta maggiore visibilità e vendite superiori? Il Mercatino Usato Bimbi di Rho (ex Secondamanina Rho) rappresenta il più grande spazio espositivo in Italia per l'usato dell'infanzia (630mq di esposizione e altri 200mq fra uffici e pertinenze), con personale competente nei ritiri per valutarne il prezzo adatto e non perdere tempo prezioso nella vendita, nonché personale specializzato sulle caratteristiche tecniche dei prodotti per chi acquista. Sia che dobbiate vendere sia che dobbiate acquistare siete in ottime mani. Rossana Fastigari  
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Usato Baby?
Perché Usato Baby? Un negozio veroDiversamente dai tradizionali negozi di usato e vintage generalisti, i baby mercatini hanno la caratteristica di esporre la merce in modo ordinato e soprattutto di selezionare merce pulita, funzionante e recentissima. I vecchi mercatini polverosi non sono più di moda anche nel mercato generico; i baby assolutamente sempre più diffusi hanno caratteristiche del tutto simili ad in qualunque baby store di articoli nuovi fiammanti per bambini. Il Mercatino Usato Bimbi di via Tanaro a Rho  (ex Secondamanina Rho) ha il vantaggio di fare questo effetto colorato e ordinato su di una superficie del tutto inedita per un mercatino di soli articoli per l’infanzia. La vera innovazione è proprio quella di offrire all’acquirente la stessa gamma e la stessa opportunitá di un baby store del nuovo a metà (o meno della metà o ancor meno) del prezzo da nuovo. Nel nostro punto vendita puoi trovare una gamma di vestiti 0/12 anni il cui prezzo medio è approssimativamente di 3 euro!! Ritiriamo circa 300 capi al giorno quindi il turnover è rapidissimo. Frequentando il negozio sovente non ti troverai comunque mai di fronte ad articoli ripetuti all’infinito: il nostro mercatino presenta una compagine infinita di marchi diversi, dai più ricercati a quelli più commerciali... Ciò che conta per noi è che ogni singolo capo sia in ordine ma anche recentissimo, trendy e di buon gusto. Per quanto riguarda l’attrezzatura è inutile dire che sia per chi acquista sia per chi vende il Mercatino Usato Bimbi di  Rho sia la migliore piattaforma espositiva per il vostro baby usato! Il passaggio di gente e la possibilità di ospitare un gran numero di oggetti aperti e visibili al visitatore fa sì che la vendita venga da se’. Non stupisce quindi se arrivino a consegnare ma anche ad acquistare in modo massiccio da cittá e paesi che distano 100/150 km da Rho o più!!! Passeggini modulari e passeggini semplici, seggiolini auto, seggiolini bici, seggioloni pappa, lettini, fasciatoi, culle, ceste, bici, tricicli, attrezzatura sportiva junior, sanitaria e accessoristica super selezionata, recentissima e ben esposta. I giocattoli sono divisi in due grandi gruppi: quelli per la prima infanzia dei principali marchi leader del settore quali: Chicco, Fisherprice, Clementoni, Giordani, Primi, etc. E i giochi per i ragazzi più grandi, giochi educativi o creativi, giochi in scatola e giochi interattivi. Quando un bimbo nasce ha una serie di attrezzature di cui un genitore non può fare a meno... Ma si accorge soltanto dopo aver speso due o più stipendi che si usano veramente per un tempo brevissimo e che l’opportunità di un negozio dell’usato specializzato nei bambini è sicuramente una strada da valutare... Anzi da percorrere... E se mi continuate a leggere cercherò di spiegarvi il perché... Rossana Fastigari
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Usato?
Usato perché no? Diciamocelo chiaramente: tanta gente ha la fobia delle cose usate!!! Eppure se ci pensiamo è paradossale pensarlo! Ogni cosa che tocchiamo, vediamo, annusiamo e viviamo ogni giorno è usata!!La tazzina del caffè alla mattina del bar vicino all’ufficio è usata! Lavata... (a volte in qualche maniera) Ma usata... Dieci, cento, mille volte! Il piatto della mensa della scuola del tuo bimbo e perfino il bicchiere e le posate sono usate... Magari da decenni o ventenni nella scuola di tuo figlio... Magari le stesse che avevi usato tu!! Lavate e asciugate migliaia di volte!!! La salvietta super morbida dell’albergo 5 stelle dove soggiornavi questa estate era usata... Il materasso idem e quello non viene di certo lavato ad ogni cambio di ospite... La doccia, il water, il bidet, il letto, il cuscino, il materasso e tutto il resto... Usati!!!! Usato 5 stelle... Ma usato!!! Il vostro ristorante preferito presenta piatti, tovaglioli, bicchieri e posate usate!!! In ospedale non starete certo a questionare se ricoverati d’urgenza vi adageranno su barelle usate... Lavate, sterilizzate, pulite, disinfettate, ottoclavate... Fantascientificamente usate!!! Sicuramente il vostro partner sarà pure già stato usato/a... E se aveva più di 15 anni e sostiene il contrario... Sicuramente mentiva!!! Il nostro mondo è usato!!!! E per fortuna!!!  Vi fa schifo?  Ok prendete atto che non dovete più uscire di casa e soprattutto non dovete mai più toccare la cosa più usata e meno lavata sulla faccia della terra... ... Il denaro!!!... Le monete e le banconote .... Bleahhhh: usate!!!! Rossana Fastigari  
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Ciao sono Antonina
Ciao!! Sono Antonina Pace, sono nata nel 1973 ed ho vissuto per 30 anni in Sicilia, dove ho frequentato l'istituto professionale per il commercio con specializzazione turistica. Mi sono sposata nel 1993; nel 1995 sono diventata mamma di Simona e nel 1999 è nato Emanuele. Con i miei figli ho un ottimo rapporto,dato anche dal fatto che sono diventata mamma molto giovane.   Ho lavorato parecchi anni nel settore del mobile, poi nel 2005 mi sono trasferita con la mia famiglia in Lombardia; volevo cambiare settore e non volevo più lavorare a contatto con i clienti, ma con grande sorpresa ho scoperto il meraviglioso mondo dei negozi specializzati nella vendita di prodotti per l'infanzia. Ed è stato li che ho capito che del rapporto con la clientela non ne potevo fare a meno: quello che più mi soddisfa è mettere la mia esperienza a servizio del cliente. Per 8 anni ho lavorato presso l'Iperbimbo ed è stato li che ho conosciuto Rossana Fastigari in dolce attesa di Valerio e Viola in veste di cliente. Nel 2013 l'Iperbimbo chiude, ma grazie a Rossana che già da qualche anno aveva intrapreso l'avventura con un mercatino dell'usato per bambini , ho avuto l'opportunità di mettere a disposizione la mia esperienza passata, nel campo dell'usato per l'infanzia , fino a quel momento a me sconosciuto nel negozio Secondamanina, prima a Pogliano poi a Rho.  Sul posto di lavoro mi reputo una persona professionale, ma non mi manca mai il sorriso la cordialità ed il rispetto che sono alla base di un buon rapporto con il cliente. Il mondo dell'usato, mi da l'opportunità di vendere articoli, che in passato vendevo nuovi, oggi anche se usati, ricchi di valori e pronti a rivivere una nuova vita.    Antonina Pace  
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Ciao sono Monica
Ciao, sono Monica Canò, sono diplomata in Ragioneria, vivo a Rho, sono sposata e ho due figlie: Alma nata nel 1989 e Vera nel 1994. Ho lavorato come segretaria di direzione a Milano per alcuni anni e poi mi sono occupata di bambini di diverse età; mi chiamavano la “Signorina Rottermeier” per la mia autorevolezza, ma, come lei, anch’io ho un cuore tenero. Mi è sempre piaciuto, infatti, giocare e divertirmi con i “miei bambini” e trasmettere loro le mie passioni: cinema, lettura e sport. Si è sempre creato così un bel rapporto di fiducia e rispetto reciproco. Questo si riflette anche nel mio lavoro attuale; sembro rigida ma in realtà cerco sempre di instaurare delle relazioni di intesa divertente e giocosa con grandi e piccoli. Lavoro nel mondo dell'usato dal 2012 per Rossana nel negozio Secondamanina, prima a Pogliano poi a Rho. Sono sempre stata appassionata di mercatini e il primo incontro con Rossana è stato proprio in veste di cliente. Da quel momento tra noi è nata una’amicizia che si è poi trasformata in collaborazione lavorativa, prima a Secondamanina Pogliano e poi qui a Rho. Il nostro è un ambiente di lavoro molto familiare, gli spazi sono grandi e le cose da fare innumerevoli. In tutto questo io cerco di mettere un po’ di me stessa e della mia personalità nell’organizzazione pratica con il desiderio di continuare a migliorare.   Monica Canò
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Ciao sono Emilia
Ciao, sono Emilia Belloni,mamma di Rossana. Ho lavorato per più di 20anni al CED di una multinazionale americana e in un secondo tempo nell'azienda calzaturiera di mio marito Luigi, dove mi sono trovata a lavorare (ahimè) anche con Rossana!! Da troppi anni siamo infatti giornalmente gomito-a-gomito nelle faccende lavorative... dal calzaturificio ci siamo imbattute in questa avventura, nella quale Rossana mi ha interamente coinvolto (volente o nolente) a lovarare nel negozio di usato Secondamanina. Nonostante il nostro rapporto sia come quello fra cani e gatti, siamo sempre state molto affiatate e l'abitudine a lavorare insieme ha senza dubbio rafforzato il nostro strambo rapporto mamma/figlia. In negozio mi occupo della parte più noiosa: contabilità e "scartoffie"... ma anche della vita in negozio, che mi piace e mi diverte, nonostante i ritmi incalzanti!   Emilia Belloni
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Ciao sono Rossana
Ciao!! Mi presento: mi chiamo Rossana Fastigari, ho fatto studi linguistici prima presso gli Oxford Institutes, poi alla Libera Università di Lingue IULM; il mio passato lavorativo è in ambito calzaturiero (avevamo un'azienda di famiglia nella produzione di calzature da uomo a Nerviano: la Wilsonsport srl); ho poi avuto un esperienza nello Zeijiang in Cina, sempre in ambito calzaturiero dal 2003 al 2008 presso la Hazan Shoes Ltd. Nel settembre 2009 sono diventata mamma di Viola Emilia e Valerio Luigi. È esattamente grazie a loro che ho scoperto il mondo dell'usato  per l'infanzia, fruendo di servizi di questo tipo proprio per esigenze personali. Fui subito affascianata da questo mondo e decisi di aprire il mio primo negozio dfi usato bimbi (Aprile 2011) tramite il franchising Secondamanina a Pogliano Milanese  In pochissimo tempo mi resi conto che volevo crescere e che in Italia non esistevano negozi di grossa portata che trattassero solo ed esclusivamnte prodotti per l'infanzia. Nell' Ottobre 2013 inaugurai il più grande Mercatino Usato Bimbi in Italia con più di 600mq di esposizione ed altri 200mq fra pertinenze e retrobottega. Credo di aver raggiunto un buon livello di fiducia operativa nei confronti dei miei fornitori (privati che espongono gratuitamente la propria merce in conto vendita X 120gg) come anche una buona competenza nella valutazione della merce, per offrire al pubblico un ottimo servizio (sia per chi vende che per chi acquista); tutto ciò anche grazie al mio staff  che non mancherò di presentare nei prossimi articoli del mio blog.  Sono fiera di fare questo lavoro perché mi diverte e perché, oltre ad aver creato una posizione che dia da vivere a me e ai miei collaboratori, ho creato un servizio sul comune di Rho ed hinterland con un'utilità sociale.  Mi auguro che ogni giorno si uniscano a noi sempre più persone che intendano sposare la cultura dell'usato tramite la nostra struttura di Via Tanaro 9/11: sana, economica, educativa nei confronti dei nostri bimbi, che riduce sprechi e rispetta l'ambiente... Sarà mio compito primario tramite questo blog, invitare a provare l'usato nei confronti del quale in Italia aleggia ancora un immotivato pregiudizio. Da tempo desideravo avere un blog, per raccontare di me e della mia attività, per condividre storie di persone e famiglie che hanno apprezzato la nostra iniziativa, per trasferire informazioni acquisite nell'ambito infanzia. A presto   Rossana Fastigari
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